Il progetto della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, situata nel complesso architettonico di fronte all’edificio neoclassico dell’ Accademia Carrara che ospita la Pinacoteca d’Arte Antica, si è concretato nel restauro degli ex Monasteri delle Dimesse e delle Servite, costituiti da una cortina di edifici che a partire dal XV secolo hanno dato origine al complesso conventuale, dando origine ad un quartiere dedicato all’arte, armonicamente inserito nella città.
Con i lavori del primo lotto, sono stati recuperati circa duemila metri quadrati destinati in gran parte alle esposizioni. Nel 2002 è stato completato il secondo lotto con la realizzazione di un’area destinata ai servizi ed agli uffici direzionali e amministrativi.
La porzione di edificio interessata dall’intervento, che rientra nell’ambito del progetto di restauro e recupero funzionale della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea dell’Accademia Carrara, è quella corrispondente alla zona del piano terreno adiacente la facciata interna del fabbricato.
Originariamente strutturato a costituire un porticato sormontato da volte a crociera, tale spazio è stato successivamente chiuso da murature poste a tamponamento delle arcate.
I pilastri, in muratura di mattoni pieni, hanno dimensioni variabili, con una forma leggermente rastremata; anche la struttura degli archi sovrastanti, su cui si impostano le volte a crociera è in muratura di mattoni pieni.
L’ esigenza architettonica di liberare le arcate ed aprire il porticato riportandolo alla sua funzione originaria e la necessità di adeguare gli elementi strutturali alle nuove condizioni di carico previste nel progetto di recupero funzionale, ha portato alla definizione di una serie di interventi di carattere strutturale interessanti i pilastri e le relative fondazioni della facciata interna del fabbricato.
L’intervento di consolidamento consiste nel rinforzo della struttura esistente dei pilastri, in muratura di mattoni, attraverso profili verticali in acciaio posizionati in corrispondenza degli angoli, collegati da elementi orizzontali e da un confinamento in betoncino armato con una doppia rete elettrosaldata, prevedendo il trasferimento del carico affidato agli elementi strutturali di rinforzo direttamente alle nuove strutture di fondazione.
La tecnologia di ancoraggio Bossong è stata utilizzata per realizzare la connessione della nuova sovrastruttura con la muratura dei pilastri ed allo stesso tempo offrire un rinforzo per la struttura esistente, tramite barre in acciaio di cucitura garantendo così l’aderenza e la collaborazione delle barre con la muratura, su tutta la lunghezza ed evitando eventuali dispersioni di materiale consolidante all’interno del pilastri, ove possono sempre essere presenti vuoti e cavità.
Inoltre, in seguito alla demolizione delle porzioni di muratura al di sotto delle arcate e alla conseguente variazione delle condizioni statiche del sistema strutturale e al conseguente insorgere di zone di debolezza, si è previsto un rinforzo mediante inserimento di ancoraggi radiali con calza posizionate in prossimità dell’imposta degli archi sui pilastri.
La calza, impedendo la ricaduta della malta garantendo efficacia dell’intervento e velocità di applicazione, risolve le problematiche legate alla necessità di intervenire all’intradosso delle strutture ad arco e al conseguente problema di effettuare delle iniezioni dal basso verso l’alto.
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
- ancoraggi orizzontali passanti iniettati con calza per la connessione della muratura del pilastro alla struttura di rinforzo in betoncino- lunghezza 1,00 – 1,20m - inseriti nello spessore della muratura del pilastro, con iniezioni effettuate da una sola testa dell’ancoraggio e successivo posizionamento di piastre di ancoraggio all’estremità di confinamento.
ANCORAGGI > mod. GBOS 12-30 P costituito da barra tipo GBOS 12/304 in acciaio inossidabile AISI 304 con filettatura continua su tutta la lunghezza, completa di calza per il controllo dell’iniezione della malta, appositi tubicini di iniezione, connessioni (manicotti di giunzione) in acciaio inossidabile AISI 316 (A4) e malta Presstec specifica per iniezioni con calza
ACCESSORI > piastre di ancoraggio di estremità mod. BS-PLATE in acciaio inossidabile AISI 304 a sezione circolare con foro centrale e spessore 25 mm; inclusi dado e controdado
- ancoraggio radiale cieco iniettati con calza per consolidamento imposta volte - lunghezza 0,70m - inserito nello spessore della muratura di della volta, con iniezioni effettuate dalla sola testa dell’ancoraggio libera dal basso verso l’alto.
ANCORAGGI > mod. GBOS 16-40 P costituito da barra tipo GBOS 16/304 in acciaio inossidabile AISI 304 con filettatura continua su tutta la lunghezza, completa di calza per il controllo dell’iniezione della malta, appositi tubicini di iniezione, connessioni (manicotti di giunzione) in acciaio inossidabile AISI 316 (A4) e malta Presstec specifica per iniezioni con calza
- perforazioni orizzontali e radiali realizzate con carotatrici con sonda diamantata con funzionamento a sola rotazione - lunghezza da 0,70 a 1,20m.
Committente: Comune di Bergamo
Progettazione interventi strutturali: Studio Ing. BOSI e ASSOCIATI
Progettazione architettonica: GREGOTTI Associati Int
Impresa esecutrice delle opere: S.A.I.C.A.M. Cementi Armati – Marghera (Ve)
Perforazione e Posa: Diamantech – Nuvolento (Bs) - Installatore Certificato Bossong spa
Fornitura e consulenza tecnologia Bossong: Bossong spa - Grassobbio (Bg)