Il corpo di fabbrica della porzione di fabbricato addossato al Santuario ed adibito a Museo d’Arte Sacra è costituito da un locale di dimensioni di circa 7,00 mt per 12,00 mt sorretto da 2 volte a crociera gravanti, da un lato, su tre pilastri molto snelli di altezza pari a 8,50 mt, dall’altro, su una parete contro terra costituita da pietrame grossolanamente sbozzato e ciottoli e priva di listature regolari.
Il dissesto statico, rilevato dalla analisi effettuate e che hanno reso necessario l’intervento di consolidamento in seguito descritto, si è manifestato in epoca non recente con una fessurazione diagonale interessante la cortina muraria addossata al terreno “a monte”. La localizzazione della fessura, che assume la connotazione di lesione passante, è plausibilmente da ricondurre alla presenza di forze spingenti non contrastate in grado di mettere in moto dei movimenti rigidi della parete stessa nella direzione di minor rigidezza ovvero verso “valle”.
La fessura sopra descritta è posta in continuità con le volte a crociera realizzate in laterizio ed è situata a cavallo tra le due. Peraltro la stessa indica chiaramente la presenza di un movimento rigido, tuttora in atto.
Sono stati effettuati dei saggi in fondazione in prossimità del pilastro posto “a valle” e del muro contro terra oggetto di fessurazione diagonale, al fine di osservare e/o scongiurare cedimenti e/o rotture del masso fondale.
Alla luce di quanto sopra esposto è stato possibile formulare la seguente proposta di intervento che si pone sostanzialmente su due livelli differenti:
- il contenimento delle spinte create dalle strutture voltate che si pone alla quota delle reni degli arconi in laterizio
- Il miglioramento dell’interfaccia struttura-terreno al di sotto del piano campagna che interessa sostanzialmente i tre arconi in laterizio ed il muro contro-terra in pietrame sbozzato.
Si è ritenuto opportuno quindi agire in due direzioni: la prima, mirata alla cerchiatura dell’esistente delle strutture in elevazione, in grado di ripristinare un comportamento globale dell’intero corpo di fabbrica e la seconda in grado di contrastare efficacemente gli spostamenti verso “valle” dell’intero edificio.
Per realizzare gli interventi di consolidamento sopra descritti è stata utilizzata la tecnologia degli ancoraggi Bossong; l’applicazione eseguita presso il Museo di Arte Sacra di Carpenedolo rappresenta un esempio particolarmente significativo per le trattazione delle problematiche che interessano il campo degli ancoraggi iniettati nelle murature storiche in quanto sono stati messi in opera catene in acciaio inghisate con bulbi di ancoraggi iniettati nella muratura in corrispondenza delle arconi in laterizio di facciata ed ancoraggi attivi con doppia calza e piastre di estremità iniettati nella muratura che hanno permesso di intervenire per la soluzione delle diverse problematiche riscontrate, valutando, per ogni singolo intervento, la soluzione che meglio potesse garantire un giusto compromesso tra sicurezza e conservazione.
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO:
- ancoraggi orizzontali passanti con doppio bulbo da malta per il consolidamento della muratura del museo - lunghezza totale 11,00 m - inseriti nello spessore della muratura, con manicotto di giunzione, iniezioni effettuate dalla sola testa dell’ancoraggio e piastra di estremità;
ANCORAGGI > mod. GBOS 24-70 P costituiti da barra tipo GBOS 24/304 in acciaio inossidabile AISI 304 con filettatura continua su tutta la lunghezza, complete di calza per il controllo dell’iniezione della malta, appositi tubicini di iniezione, connessioni (manicotti di giunzione) in acciaio inossidabile AISI 316 (A4) e malta Presstec specifica per iniezioni con calza e piastre di chiusura estremità in acciaio inossidabile AISI 304 (A2)
- catena metallica per consolidamento delle arcate di facciata composta da tirante in acciaio liscio a sezione rettangolare inghisato da un lato, tramite manicotto esagonale, ad ancoraggio iniettato con bulbo di malta di lunghezza variabile da 1,40m a 4,10m e dall’altro lato inghisato, tramite manicotto esagonale, a barra filettata GBOS 27/304 di lunghezza pari ad 1,00m con piastra di estremità;
ANCORAGGI > mod. GBOS 27-70 P costituiti da barra tipo GBOS 27/304 in acciaio inossidabile AISI 304 con filettatura continua su tutta la lunghezza, complete di calza per il controllo dell’iniezione della malta, appositi tubicini di iniezione e malta Presstec specifica per iniezioni con calza
- catena metallica per consolidamento delle arcate di facciata composta da tirante in acciaio liscio a sezione rettangolare inghisato da entrambe le estremità, tramite manicotto esagonale, a barra GBOS 27/304 non iniettata lunghezza 1,30m con piastra di estremità;
BARRE > mod. GBOS 27/304 in acciaio inossidabile AISI 304 ad alta resistenza con filettatura continua su tutta la lunghezza
ACCESSORI > piastre di ancoraggio di estremità mod. BS-PLATE in acciaio inossidabile AISI 304 inclusi dado e controdado
- perforazioni orizzontali realizzate con carotatrici con sonda diamantata con funzionamento a sola rotazione - lunghezza da 1,30 a 11,00m
Committente: Parrocchia San Giovanni Battista – Carpenedolo (Bs)
Progettazione: Ing. Cristiano Algeri
Impresa esecutrice: Diamantech – Nuvolento (Bs)
Perforazione e Posa: Diamantech – Nuvolento (Bs) - Installatore Certificato Bossong spa
Fornitura e consulenza tecnologia Bossong: Bossong spa - Grassobbio (Bg)